Tutela del minore, istituzioni e servizi a confronto: una giornata di formazione per i poliziotti di Palermo
Siciliauno Informazioni – Rassegna Stampa “E’ importantissimo creare dei momenti di confronto tra tutti i soggetti chiamati a tutelare il minore.C’è tanta strada da fare sul tema- esordisce Ludovica D’ Alessio-sostituto procuratore presso il Tribunale ordinario di Palermo- ma il recepimento di norme sovranazionali e anche il l’entrata in vigore del Codice Rosso sono stati fondamentali rendendo il minore sempre più vicino alle istituzioni. Io mi occupo dei così detti “reati contro le fasce deboli”da due anni e quotidianamente vediamo situazioni complesse sia all’interno delle famiglie che nelle scuole. Ritengo che un problema sul quale dobbiamo soffermarci è la “violenza assistita” e le conseguenze che hanno sul minore nel momento in cui assiste ad atti di violenza all’interno dell’ambito familiare. Forse è la forma di violenza più difficile da scoprire sia per le Forze dell’Ordine che per noi magistrati anche perchè il minore è chiamato a fidarsi del suo interlocutore, ecco che è importante fare rete”.
E nei soggetti coinvolti dinanzi ad una segnalazione ci sono varie figure professionali e specializzate come il caso dell’equipe dello Spazio Neutro del Comune di Palermo, chiamata in causa da un procedimento per decreto da parte del tribunale ordinario o quello dei minorenni.
Un percorso impervio e doloroso quello a cui può essere soggetto un minore protagonista di una violenza o che assiste a atti violenti tra le mura domestiche, ma che può in alcuni casi avere il risvolto anche di un affidamento a un’ altra famiglia offrendo un’alternativa a tutto ciò che viene vissuto in precedenza.
“L’associazione è nata nel 2012-Adriana De Trovato– presidente Afap- proprio per promuovere l’affidamento familiare. Per prendere un minore in affido occorre essere maggiorenni e avere la voglia di gestire un minore. Anche un single e una coppia di fatto può avere un minore.E’ risaputo che il minore che vive in un contesto familiare difficile magari può ripetere ciò che vive. Invece offrendo un contesto familiare diverso può decidere da che parte stare. Palermo è una città molto accogliente e ci sono all’incirca 280 famiglie affidatari e tra single, coppie sposate e coppie di fatto. E anche la seconda città d’Italia dove il Comune ha dato in affido un ragazzo di sedici anni a una coppia omosessuale e anche una nostra socia single ha adottato un ragazzo con l’adozione speciale. Noi abbiamo l’avvocato Giada Traina che lavora con noi, gratuitamente per i nostri soci e poi li seguiamo durante l’iter di affidamento anche dal punto di vista emotivo “.
Una rete “istituzionale” di cui anche la scuola è chiamata a fare la sua parte, molto spesso infatti il primo campanello d’allarme può essere individuato da un docente attento o attraverso l’aiuto dei compagni del minore.
Un sistema dove ognuno è chiamato a fare la propria parte dalla magistratura, alla scuola, ai servizi sociali ma che vede come primo interlocutore le Forze di Polizia. Ecco che l’Usip (Unione Sindacati poliziotti italiani) ha promosso questa giornata di formazione nella sala Domenico Corona della Caserma Lungaro.
Massima attenzione e interesse è stato mostrato da parte dei poliziotti al dibattito moderato dalla giornalista Margherita Gigliotta. Alla mattinata hanno partecipato tra i relatori anche Marika Di Trapani, Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Palermo Renato Azzinannari, Segretario Nazionale Usip , Claudio Barone, Segretario Regionale Uil Sicilia. Un saluto e una riflessione ha rivolto il vicario del Questore, Andrea Lo Iacono : “La Questura di Palermo posso dire che è pilota nell’affrontare il tema della tutela dei minori con una sezione specializzata. E poi la nostra Divisione Anticrimine ha tessuto una rete con docenti e allievi offrendo una possibilità di conoscere diverse procedure come ad esempio quelle legate ai casi di bullismo. Il dipartimento di pubblica sicurezza è sensibile al tema, basti ricordare l’applicazione “YouPol” attraverso cui, anche in forma anonima, si possono segnalare fenomeni di spaccio o di bullismo”.