Operazione antimafia a Brancaccio, la Uil polizia: “Basta odio nei nostri confronti”
Mafia: Uil polizia, ‘basta odio contro le forze dell’ordine’ (ANSA) – PALERMO, 04 MAR – “L’intervento congiunto della squadra mobile di PALERMO e del servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine della polizia di Stato, in danno al mandamento mafioso di Brancaccio, dimostra l’abnegazione e il senso di dovere dei poliziotti che sono intervenuti in una parte di PALERMO dove più vivaci sono i segnali di consolidamento della criminalità mafiosa”. L’ha detto Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil Polizia PALERMO che non nasconde, però, “il disagio diffuso tra gli operatori a causa del vero e proprio clima di odio sociale che si è scatenato contro la Polizia a seguito dei fatti di Pisa e Firenze”. “Essere riusciti a penetrare in una difficile e vasta realtà sociale – ha aggiunto Assenzio – come quella del mandamento mafioso di Brancaccio, Roccella-Guarnaschelli e Corso dei Mille, mettendo a disposizione dell’Autorità giudiziaria i nuovi assetti dei clan mafiosi, è per la Polizia un elemento di soddisfazione per il servizio reso alla legalità”. La Uil Polizia, per contro, “non può che rilevare come in pochi giorni si sia dovuto registrare un assalto a una volante a Torino mentre a Bologna un dirigente della Digos è stato oggetto di lanci di vernice rossa. Un disagio, per quanto sta accadendo, grave e che rischia di incrinare il rapporto di fiducia con i cittadini. La Uil Polizia è certa che le critiche di questi giorni non hanno leso l’autorevolezza della polizia di Stato, lo dimostrano gli attestati di stima che sono pervenuti dopo l’intervento di Brancaccio”. “Ci dobbiamo muovere tra carenze di organico e stipendi che ancora, nonostante le promesse del governo, sono su livelli adeguati con il costo della vita di decenni addietro. Chiediamo rispetto – ha concluso Assenzio – il clima di odio sociale che ci è piovuto sopra rischia di apportare un vantaggio alla criminalità”.
Fonte:(ANSA). 2024-03-04 Y93-TE
Altre fonti: