Agenti arrestati per corruzione, Assenzio: “Uno schiaffo a tutti gli altri che lavorano per la legalità
A parlare è il segretario provinciale della Uil Polizia. “Leggere certe intercettazioni, in alcuni casi riportate non correttamente, fa male per tutto quello che ha rappresentato sino ad ora la squadra mobile per questa città”
La squadra mobile di Palermo ha una storia gloriosa e non può essere infangata. Abbiamo letto le accuse mosse ai due colleghi nell’inchiesta che ha portato al loro arresto. Ma si tratta comunque di due agenti su tantissimi altri poliziotti che svolgono il loro lavoro con coraggio e correttezza. Leggere alcune intercettazioni, in certi casi non riportate in modo corretto, fa male per tutto quello che ha rappresentato la squadra mobile della questura di Palermo e per il tanto lavoro svolto in questa città. Fa male per i tanti agenti e funzionari che hanno lavorato senza risparmiarsi per la giustizia e la legalità”.
Ad affermarlo è Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil polizia, in merito all’inchiesta che ha portato all’arresto di un sovrintendente capo, di un vice sovrintendente e di un presunto pusher. I due poliziotti sono accusati di aver fatto affari con il terzo indagato, di avergli rivelato informazioni riservate sulle attività d’indagine e di avergli riconsegnato parte di un sequestro di droga consentendogli di rimetterla in vendita. Ieri si sono svolti interrogatori di garanzia: Ignazio Carollo ha risposto alle domande dei giudici mentre gli agenti Fabrizio Spedale e Salvatore Graziano si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Fonte :