La vittoria di Pirro
Recentemente il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda di annullamento del commissariamento dell’ex struttura provinciale UIL Sicurezza di Palermo, avanzata dal sottoscritto circa due anni fa; un’istanza che nulla aveva a che fare con la voglia di rivalsa, ma che invece riguardava più il senso di amarezza nel constatare un sindacato ormai alla deriva democratica, in cui il valore della libertà era diventato un vero miraggio.
In “1984” George Orwell spiega bene il senso di questi simulacri di democrazia, mettendo in rilievo come in questi contesti non si fa altro che svuotare di senso le parole, di guisa che tutto è sempre il contrario di tutto, e in cui nella fluidità sempre mutevole delle posizioni, secondo le opportunità del momento, si fa apparire vero ciò che è falso e falso ciò che è vero.
Si comprende bene, quindi, come nel mondo altamente variegato del sindacalismo della Polizia di Stato, può anche accadere che un sindacato fantasma, in quanto non più esistente, visto la circolare dipartimentale del 30 settembre 2021 che sottolinea l’incorporazione della UPLS all’interno del COISP, di colpo il 2 ottobre 2021 resuscita con tanto di comunicato stampa a firma del suo segretario generale.
Un modus operandi che a dire il vero non ci sorprende più di tanto, in quanto, nostro malgrado, a noi conosciuto, e da sempre da noi combattuto; un modus operandi che si qualifica da solo, in cui il comunicato stampa, che rappresenta solo la punta dell’iceberg di un certo modo d’intendere il sindacato, altro non è che puro flatus vocis.
Per entrare nel merito della sentenza del Tribunale di Roma, cercando di dare una spiegazione più profonda del giudicato, e quindi quella più aderente alla realtà delle cose, è vero si che non è stata accolta l’istanza di annullamento di commissariamento dell’allora segreteria provinciale UIL Sicurezza di Palermo, presentata dal sottoscritto, ma è anche molto vero che il giudice ha inteso prendere tale decisione sol perché lo scrivente aveva già rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili da tutte le cariche ricoperte in seno alla
stessa organizzazione sindacale.
Sostanzialmente, come si può benissimo leggere dalla sentenza, il rigetto non si è basato su astruse questioni di merito, come si vuole far credere, ma molto più semplicemente perché alla data di adozione del provvedimento di commissariamento della UIL Sicurezza di Palermo, il sottoscritto non rivestiva più la qualifica di Segretario Provinciale di Palermo avendo precedentemente rassegnato le proprie dimissioni da tale carica, si tratta quindi soltanto di un sopravvenuto difetto di legittimazione attiva.
Di contro però, la sentenza, visto la mancanza di vere questioni di merito, ha previsto la compensazione delle spese processuali tra le parti del giudizio.
Questo è quanto, non necessita aggiungere altro per spiegare questa bella vittoria di Pirro che si vuole sbandierare ai quattro venti.
Il buon senso e la ragionevolezza umana pagano sempre, e soprattutto fanno sempre venire a galla la verità.
Palermo, 6 ottobre 2021
Il Segretario Generale
Giovanni Assenzio
SCARICA IL PDF:Comunicato USIP Palermo 06-10